e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'Ades non prevarranno.......il Vangelo di Matteo 16-13-20, ci racconta come Gesù in Persona conferisce all'Apostolo Pietro ed ai suoi successori la guida della Sua Chiesa. I Vangeli Canonici, Apocrifi, la storia e le tradizioni ci raccontano quindi che l'Apostolo Pietro o San Pietro divine il Primo Pontefice della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Da Pietro, ad oggi sono 266 i Pontefici che si sono succeduti, Rappresentanti di Cristo in terra. Ognuno di loro, che siano stati Santi, Padri della Chiesa, Uomini di Fede, Politici corrotti, esponenti di Potenti Famiglie Feudali , Affaristi, Mistici, Immorali e quanto di più l'essere umano può rappresentare con i pregi, i difetti, ha guidato la barca di Pietro ed ha lasciato segni tangibili del proprio operare. Persino Papa Borgia conosciuto per le Sue dissolutezze, ha lasciato segni tangibili dello Spirito Santo (l’Ave Maria come oggi la recitiamo, il Vaticano come oggi lo conosciamo, la difesa ad oltranza dei dogmi di fede e della Chiesa, il Giubileo del 1499 e perfino la fondazione dell’Università La Sapienza). Orbene, queste 266 persone hanno guidato per duemila anni questa Istituzione Religiosa. Lo Spirito Santo protegge e guida il Papa? Il mandato conferito da Gesù Cristo in Persona al primo Papa l'Apostolo Pietro è la conferma della Sacralità della Chiesa? Se chi come scrive ha fede, sicuramente questi i motivi che rendono possibile tale longevità che ha consentito alla Chiesa di Roma il superamento di cambiamenti sociali, culturali ed economici e divenire quindi testimone del “tutto passa”. Certo quale ne sarà il futuro nessuno su questa terra ha la facoltà premonitoria di saperlo, che esso sia povero sventurato o addirittura il Papa in persona. Ma in duemila anni, Santoni, Visionari e Mistici e gli immancabili nuovi e vecchi profeti, hanno avanzato e interpretato profezie sul Pontefice e quindi anche sull'ultimo Papa, la cui elezione al Soglio di Pietro coinciderebbe con la fine dei tempi e quindi della Chiesa stessa. Infatti tale atto sarebbe ampiamente documentato nell’Apocalisse di Giovanni , che in particolare, evidenzia, in tal momento cruciale per l’intera umanità la figura di Gesù Cristo come il Sommo Giudice e il "Principe dei re della terra". Il libro descrive la sua maestà e gloria, sottolineando che lui sarà il giudice giusto che separerà il bene dal male. L'Apocalisse non solo annuncia la sua venuta come giudice, ma anche la sua vittoria sul male e la creazione di nuovi cieli e nuova terra.
E visto che abbiamo accennato alle profezie, anche apocalittiche, particolare attenzione, desidero dedicarla alle profezie di Malachia, il leggendario Monarco Irlandese che recandosi in pellegrinaggio a Roma ebbe in sogno delle visioni, visioni angeliche che gli consentirono di vedere i successori di Pietro fino alla fine dei tempi. Senza soffermarci troppo sull'autenticità o meno delle Profezie di Malachia, si ipotizza infatti che siano un falso storico della seconda metà del 1500, realizzato solo per condizionare i Conclavi e le conseguenti elezioni del Sommo Pontefice, voglio esemplificare la questione, facendo una considerazione dettata dai tempi e dai momenti che stiamo vivendo. Le guerre, la decadenza dei valori sociali, i femminicidi, il valore della vita umana ridotta a meno di un pacchetto di sigarette... questi sono segni tangibili di una società malata, di una società che al contrario degli anni 80 e 90 dello scorso secolo non è più neanche votata al consumismo, ma all'apatia all'indifferenza e dell'assoluta mancanza di amor proprio. La domanda quindi è scontata: Siamo alla fine dei tempi? Si avvicina il momento apocalittico dell'arrivo del Sommo Giudice? Dal febbraio 2013, infatti anche le granitiche certezze che sono da secoli rappresentate dalla Chiesa, vacillano con le c.d. "dimissioni" la Declaratio di Papa Benedetto XVI, dimissioni di cui si è molto scritto, detto, parlato e sulle quali con il passare del tempo si sono svelate le motivazioni di quella scelta che il giorno 11 febbraio 2013, alla fine del concistoro portarono il Papa a leggere un discorso in latino che annunciò al mondo la Sua decisione. Quanto al Suo successore, non amo parlare dei morti e ho rispetto per la vita di chiunque, il Libero Arbitrio è sacro per ognuno di noi e da "dignitoso" cristiano mi limito a dire che forse è l'inizio della fine.
Oggi 7 maggio, giornata in cui si riunisce il nuovo conclave per l’Elezione del 267 Vescovo di Roma e successore di Pietro, mi tornano in mente le profezie di Malachia e voglio soffermarmi sull’ultimo Papa : Petrus Romanus.
"Petrus Romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civitas septicollis diruetur, et Judex tremendus iudicabit populum suum" (traduzione :
"Pietro Romano, che pascolerà il gregge tra molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta e il Giudice tremendo giudicherà il suo popolo")
Malachia lo descrive come un uomo che verrà da lontano e che pascerà le pecore degli ultimi tempi dopo aver camminato sul sangue del suo gregge, testimone della “nuova e rinnovata Chiesa di Cristo” dopo la venuta del Sommo Giudice e la creazione di Cieli nuovi e terra nuova. Era il lontano 1999 quando lessi per la prima volta l’Ultimo Papa - Le profezie di San Malachia per il nuovo Millennio- di John Hogue. E proprio qualche mese fa, mi ricapitò tra le mani il libro, che ho voluto rileggere dopo 26 anni trovando in esso dei riferimenti e degli accadimenti che avendoli ovviamente vissuti mi hanno indotto a delle personali riflessioni ed a considera
re questo momento e contesto storico, forse molto vicino alla fine. Il riferimento al nome Petrus e l’individuazione del luogo di provenienza Romanus, ci portano ad individuare o cercare di individuare qualcuno che almeno anagraficamente si chiami Pietro e che abbia origini se non proprio della Città di Roma di un qualunque posto in Italia. Petrus, come se gli eventi tornassero alle origini della Chiesa. l’Apostolo Pietro il primo Pontefice della nascente Chiesa di Cristo, Pietro (II) il Pontefice della nuova rinata Chiesa di Cristo, dopo la venuta del Sommo Giudice. Sono maturi i tempi? Vivendo in questo secolo ed essendo come tutti testimone dei fatti, devo e voglio farmi qualche domanda. Il mio personale pensiero sull’ultimo, Papa “Petrus Romanus” nel giorno dell’apertura del Conclave, si concentra esclusivamente e da qualche tempo sulla figura del Patriarca di Gerusalemme, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa. Come mai? Perché il Patriarca di Gerusalemme già dal 21 Aprile, giorno della morte di Papa Bergoglio mi torna ricorrente e sempre più, nel mio modestissimo modo di pensare, lo colloco nella profezia di Malachia.
San Pietro viene a Roma dalla Terra Santa (luogo molto lontano). Il Cardinale Pizzaballa è il Patriarca di Gerusalemme, si concorderà la corrispondenza geografica con l’Apostolo Pietro. Romanus, l’attuale Patriarca, non è nato a Roma e non è certo Romano, ma Gerusalemme, ai tempi di Gesù era una colonia Romana.
Quale altro Cardinale è stato ed è testimone delle drammatiche vicende che i Luoghi Santi da secoli vivono? Quale altro Cardinale ha camminato sul sangue del suo gregge?
Oggi, si riunisce il conclave per l’elezione del 267 successore di Pietro e Sommo Pontefice della Chiesa di Roma. Petrus Romanus o qualsiasi altro nome, venga scelto dal neo Papa che sia espressione dello Spirito Santo.
AdEO
Aggiungi commento
Commenti
Molto interessante.